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Dal fuoco

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Pazza, avanzai

lungo le eretiche sponde

della viva fiamma.

 

Tra l’aria di piatto azzurro

gravida di pianto imminente,

non ascoltai il ramo

appena smosso

da un refolo di vento.

 

Inscenai la danza

a due passi dall’arena

bruciando, lenta,

la mia vecchia canzone;

 

nel crepitio dolente,

odore di ferraglia

e di segatura.

 

Ma improvviso

tornò il pianto;

il cielo di pialla più duro

del tuo cuore di piombo.

 

Tornarono i corvi,

le croci,

la tomba.

 

Ma pure io tornai;

da varchi inaspettati

risorsi dal fuoco

vestita di nuovo fulgore.

 Caterina Alagna - 23/01/2023 19:11:00 [ leggi altri commenti di Caterina Alagna » ]

Sempre incantevoli i tuoi versi, costituite da un linguaggio ricercato ed aulico. Complimenti.

 Vincenzo Corsaro - 21/01/2023 17:21:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Rinascere dalle proprie ceneri come l’araba fenice. Questo è il nostro scopo nella vita, soprattutto quando si cade e nonostante le croci che portiamo, ma ad ogni passo che avremo fatto in questo percorso saremo sempre più vicini al mondo dell’anima. Una serena e dolce sera :)
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